Lo decidiamo prima ancora di uscire. Quando lanciamo alla rinfusa i vestiti sul pavimento, sabotando il nostro povero armadio. Lo decidiamo nel momento in cui calziamo le nostre décolleté o i nostri cuissardes. Amiche ,lo sappiamo a prescindere:nella serata che seguirà perderemo il controllo. Perché una donna non è mai nolente con se stessa. E sa ascoltarsi. Quindi,quando arriverà il momento clou manderemo giù un Sex on the beach. Assolutamente necessario a digerire le nostre amarezze. E poi una Heineken. E un’altra Heineken ancora. La ciliegina sulla torta è uno shottino, un Baileys o magari un Negroni. Chissà! Al primo cocktail siamo ancora un po’ titubanti ma al secondo abbiamo la verve per scatenarci sulla pista da ballo e trasformarci in Beyoncé.

Magari siamo pure capaci di ballare a tempo. Qualcosa intorno a noi gira un po’ troppo ma incuranti continuiamo a dimenarci sulla musica, facendo oscillare i nostri capelli in aria. Al terzo , bevuto tutto d’un fiato, sbandiamo un pochetto. E ci riversiamo addosso a qualcuno. E’ solo un piccolo momento di incertezza. Poi torniamo a sfilare sui nostri plateau. Al quarto, non si sa bene come e perché, abbiamo abbordato una combriccola di ragazzi e intavoliamo con loro dibattiti di un certo livello (ve l’ho detto che l’alcool annulla i nostri freni inibitori e ci fa rendere meglio… ) Parliamo di stelle e di argomenti disparati, parliamo senza peli sulla lingua, diciamo la prima cosa che ci passa per la testa, abbiamo la risposta pronta e molte pallottole nel caricatore. In breve, facciamo le prime attrici della compagnia.

Ma niente ci soddisfa quanto il fatto di distruggere le aspettative del maschio Alpha che crede di avere l’onore di riportarci a casa. Infatti, dopo aver parlato a vanvera per un’ora dando di noi stesse “l’ immagine di una persona seria” il frastuono cessa.La musica si spegne e le luci si accendono. “Me ne vado. E’ stato un vero piacere!” diciamo fieramente mentre ci accingiamo ad uscire dal locale. Trollare, in fondo, non è la parte migliore dello show?

E quel che ne consegue quando fuori albeggia, non sono che dei postumi in cui siamo pervase da chissà quale dilemma esistenziale o senso di colpa.

“Che cosa ne è stato della mia vita?” ci domandiamo mentre tiriamo fuori la chiave di casa dopo aver frugato nella borsa, mentre apriamo la porta e fiondiamo i tacchi chissà dove, mentre con i piedi doloranti ci lanciamo sul letto per chiedere a Morfeo di annientare le nostre malinconie, agli albori di un bel mal di testa. Ma consapevoli di attendere un’altra nottata così per dare il meglio di noi.Che la sbornia capitolina sia sempre con voi, ragazze!